Estate a Milano.
Già questo dovrebbe essere fatto dal Marketing metropolitano magari invitato dalla leadership ad evolversi, Già forse potrebbero essere anche posti di lavoro.
Invece si assiste al solito dovremmo fare, faremo, e indicare il ritardo cronico informatico culturale in cui giaciamo, con quel tocco di classe color Canarino sbiadito di chi ha mangiato troppo.
Guardiamo a quello che un'altra metropoli oltre mare, per comprendere meglio.
I polmoni di verde, nelle grandi città sono i parchi.
Milano ha dei parchi bellissimi ma purtroppo il sistema di comunicazione/promozione è obsoleto, molte città Europee e extra Europe da tempo hanno dedicato a questa risorsa di qualità della vita siti Web.
Ovvio, la loro ricaduta non riguarda solo lo stile di vita ma si inserisce nel contesto economico della città valorizzandone il valore a cascata.
NY (ad esempio comparata), ha dedicato da tempo un sito web solo per i parchi dove la gente pare divertirsi e socializzare.
Certo è che i costi d'investimento non sono alti, anzi tutt'altro e, il riflesso economico di ritorno è assicurato sino alla promozione delle necessarie bevande da gustare nella calura estiva. Un film nel parco è una delle cure migliore per l'estate e grazie a schermi gonfiabili e proiettori digitali, non si deve necessariamente essere in una grande città per prendere un classico con centinaia di persone.
Inoltre c'è bisogno di qualcosa da sorseggiare mentre il sole della tarda serata scivola sotto l'orizzonte, e sullo schermo il film "ritorno al futuro" inizia la scena.
A NY uno dei tanti Bar in stile Europeo dell' Happy aur oltre ad aver inserito nel suo aperitivo promuove per questa estiva occasione una nuova bevanda di successo. Ha recuperato il Kalimotxo (Calimocho) business, è il Kalimoxto realizzato con Moxie una bibita al gusto di genziana dove "I tannini nel vino bilanciano la troppo dolce Coca-Cola.
È solo un cocktail rinfrescante e incredibilmente accessibile. ".
Cero è che i vini spagnoli per marketing non sonnecchiano. Il Kalimotxo è in circolazione dagli anni '20, ma fu solo quando la prima fabbrica Coca-Cola venne inaugurata in Spagna negli anni '50 che la bevanda iniziò a guadagnare popolarità nella regione basca del nord della Spagna, dove era nata come un modo per bere e una bevanda gustosa con qualsiasi vino rosso a portata di mano, ma i rossi spagnoli grandi e coraggiosi e abili nel marketing lo fanno funzionare.
Lo si prepara con:
50% di vino rosso, lo si può gustare con la Rioja spagnola o il temperanillo.
50% di Cherry Coke Zero (la si trova anche al Careffour).
Semplice ma di successo, basto combinarlo in una grande tazza non infrangibile riempita di ghiaccio. Una bottiglia di vino standard da 750 ml farà quattro cocktail. ed il gioco è fatto.