Agonia di un momento.
Lasciandoci nello splendido ricordo di una calda estate, le
giornate s’imbuiscono nel ritmo delle stagioni.foto web: (da colorare)
Il polso dell’attuale situazione nel definirla agonia sociale potrebbe rendere più esatta la visione.
Altre le movimentate pagine dei
media; sui social traspare nella aumentata tensione la preoccupazione per il lento
progress dello stress ucraino, il che desta la sensibilità di alcuni sul possibile
salto di qualità verso un conflitto non convenzionale… Parole e ansie su vari
social compaiono e riprova.
La "notte rosa" promossa dalla bella PM finlandese non ha coinvolto molto nel suo appetitoso esibirsi, né tantomeno è riuscita a distrarre dalle faccende di questa caduta della qualità
sociale che attanaglia l’Europa nella cronicità strutturata nel tempo.
La questione della qualità della vita che iniziava ad emergere
si dissolve nel dolce suono di campane immobili nel tempo. La pressione sociale
aumenta nella annunciata fine di agiati periodi di benessere trasversalmente
relativi al wafer sociale, e poiché la comunicazione del fine intervallo avvolge
alcuni media di bassa fascia, pare il trasporto gratuito ad avvolgersi in cilicio,
e cospargere il proprio capo di cenere; chiudendo almeno per questo secolo, le
speranze in sistemi equilibrati e interconnessi per riaffiancarsi alla tradizione
locale ammalata dei suoi presupposti.
Quanto è già capitato ricapita nel silenzio di una intellettualità
compromessa e asservita allo scopo.
Rileggendo queste righe ben ci domandiamo se questo risulti
pessimismo, ben coscienti che questo è l’ottimismo di altri, nello scalare della
propria forza sociale; anche ultimo disperato sperare che s’infrange contro lo
scoglio del sempre, come la trasparenza stessa s’è infranta.
Al solo pensiero di quella “carica dei 101” di una pronta e afferrata
burocrazia, forza dominante nel presupposto di una ragione opaca, il domandarci
sino a quale punto sia perversamente arrivata o voglia arrivare, gela il sangue
delle vite, ma ne riscalda altre nel loro tradizionale.
Proveniamo da una società nel terrorismo dei sacrifici, nel giustificarsi, imputata colpa di una guerra persa e del pagamento dei danni apportati da dissensate ambizioni.
Le nuove generazione non portano... non vorrebbero, e non vogliono portare ancora
questo fardello, la sostituzione di un’energia lavoro a basso costo è il limite intellettuale nella variegata incognita.
Domandarci se riusciremo a superare anche questo inverno è
un concetto che ritroviamo nella incidenza naturale del tempo, ampia interpretazione
dell’attuale…
Aspettando il prossimo Natale.
MM
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