“patate bollenti” e “gatti da pelare”.
Affrontare l’autunno è l’incognita dell’inverno.
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Nel taci di un’egemonia mediatica penetrante, porta d'ingresso del sapere, affrontare
questioni filosofiche è purtroppo solo una perdita di tempo.
Mancando una visione globale comune ben analizzando le varie
opzioni locali, ognuna porta i se della "patata bollente" non detta, nel tracciare
la ipotesi del futuro. Le più esaltanti interpretazioni le vediamo nell’orma, obsoleto del paradosso “dividi e impera” strutturato; un fenomeno che nel
furbescamente traspare nella storia e ci porta al domandarci se esso sia il limite
intellettuale nel culturale nel diffuso sociale che alimenta il genere umano”: ”.
Il balzo in avanti verso la quarta rivoluzione industriale, porta il poiché
ogni rivoluzione tecnologica ha in sé una trasformazione sociale, questo inciampa nell’indefinita
ingarbugliata matassa riguardante la questione energetica dettandone il limite
di opportunismo.
L’aspetto antropologico della vicenda energia è alquanto chiaro, e anche se dà lungo tempo leggibile e intuitivo, non considerato o considerato solo alla apparenza.
La componente inziale dello sviluppo umano
della stessa sopravvivenza di specie lo si può facilmente comprendere ed è anche intuitivo, sia
per i sistemi romanizzati, che per i secolari artisti del crimine nel definirlo
un presupposto empirico finendo qui la discussione senza portare dati non
empirici consideranti studi di contrapposizione.
Questo mese la BBC ha pubblicato un articolo “Cambiamenti
climatici: tasso "sbalorditivo" di perdite globali di alberi a causa
degli incendi” https://www.bbc.com/news/science-environment-62569394
Ben certo è che se abbiamo iniziato il nostro cammino
tecnologico nel si evince della energia anche di trasformazione, che ci hanno
regalato gli alberi. Anche se consideriamo le grandi perdite nel globale, la
questione appare superficiale poiché gli alberi nel tempo potranno ricresce, però
il contingente organizzativo dell’attuale resta nel valutabile e del incombente.
Siamo in un momento di transizione dove ogni cultura si sta
chiudendo su sé stessa, nel “nostro” bel paese la situazionale del patrimonio
forestale https://www.sian.it/inventarioforestale/index.do
, evince scarsità dei mezzi di osservazione dettagliata, privo di rilevamento satellitari
ad alta definizione e di osservazioni ravvicinate attraverso droni sia per
quanto concerne le aree pubbliche che private, non si trova (almeno noi non abbiamo trovato
traccia) alcun rapporto di misurazione e controllo riguardante la parte
commercializzante (economica) di questo patrimonio (da valutare il grosso ISTAT),
tanto da favorire un mercato parallelo oscuro
o nella solita logica delle due misure.
Tante belle copertine di crosta. Strategia o oscurantismo
situazionale, resta che nessuno ne sta parlano per sensibilizzare e motivare
emozionalmente anche gli addetti; certo prima o poi gli alberi ricresceranno… (però non abbiamo trovato analisi al riguardo)
nel solito paradosso di limite,” prima gli alberi o il denaro?”
Che dire… conosci una soluzione del paradosso, dividi e
impera / impera e dividi?. O è un altro
limite di cognizione?
MM
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Le emissioni
digitali di questa storia sono stimate almassimo tra 1,2 e 3,6 g di CO2 per
visualizzazione di pagina. ( L' effetto serra causato dall'anidride carbonica
per provocare il riscaldamento globale è una potente intuizione. Sulla base di
esperimenti relativi all'aumento della temperatura, al contenuto di anidride
carbonica e all'assorbimento di calore, più di 30 gruppi di ricerca degli otto
principali paesi industriali hanno confermato questa tesi").