Mattina di settembre
Tra i vari esercizi il comparare periodi storici è un nostro
vizietto.
Tra pochi giorni si riapriranno le scuole, dopo questo lungo
periodo di riflessione dato dal fermo Covid in una situazione generale, differenziati da costruzioni diverse.
La riflessione parte da quell’articolo pubblicata da PNAS https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2115649119
Nel vedere come viene strutturata la questione scuole,
In Russia
le scuole riapriranno proibendo l’uso dei cellulari, un argomento trasversale.
Nell’oggi il telefonino non è solo uno strumento di
intercomunicazione generale dal quale, attraverso i social si possono vedere le
strade del mondo, è in se è anche un supporto nel comprendere (se, se ne ha conoscenza elementare tecnologica). I furbacchioni che popolano le reti sono gli stessi pe popolano le strade del
mondo. Truffe, false notizie, pettegolezzi infondati, ecc, spaziano nella fantasia
di alcuni che nel ritenersi scaltri, cercano di approfittarsi della ingenuità e
ignoranza altrui.
Tanto per esemplificare,
tra i molti moltissimi inganni ne estrapoliamo uno molto attuale. Riguarda le
comunicazioni che il telefonino ha un virus e che è necessario, anzi si deve porre rimedio e come
porre rimedio. Se poniamo questa illogicità ad un adolescente nella maggioranza
dei casi risponderà “come fa a sapere che il mio telefonino ha un virus se non
ha l’accesso?”! Mentre se viene interrogato un adulto nella maggioranza dei
casi emozionalmente angosciato ha già scaricato dall’imbroglione il suo
programma o virus, e più delle volte resta bloccato o inserito in circoli viziosi
di rimando speculativo infinito, e in molti casi portano alla sostituzione necessaria
del telefonino, ecc.
Se non comprendiamo che il sistema di comunicazione virtuale
è un parallelo della società in cui ci muoviamo e che possiamo trovare ogni
giorno nella vita definita reale non capiremo mai.
La questione proibire i telefonini a scuola è un’ampia discussione.
Ben considerando il fattore distrazione che portano, l’accesso ad internet resta
estremamente importante poiché rappresenta una memoria collettiva in sé comparabile
con altre memorie, capace di allargare la capacità intuitiva. Stare in classe
senza internet è stare in classe senza il libro di riferimento più importante
della vita.
L’esercizio difficile per le culture dominanti dalle quali
scaturisce la scintilla culturale prossima, se non si muovono pari passo con la
tecnologia della comunicazione sarà l'inciampare le prossime generazioni in un
limbo oscuro. Leggi costrittive parziali incideranno sulla imparzialità culturale.
Tecnologicamente la soluzione è semplice… anzi sarebbe
semplice se non subentrassero elementi estranei di carattere politico, ignorati
l’importanza della comunicazione.
L’ultima, tanto per dirla è nel se “s’interrompesse la diffusione
dei dati su larghe scale la gente ritornerebbe ad una limitata memoria anzi di
più forse non saprebbe nemmeno far di calcolo, ecc.” Un parallelo storico lo
ritroviamo nel già avvenuto passaggio alla corrente elettrica, e se venisse a mancare
l’elettricità? La tecnologia porta sempre in sé potenziali rischi nella maggior
parte dei casi controllati, Altrimenti dovremmo per coerenza ritornate all’inizio.
Ogni salto tecnologico disturba alcuni interessi economici, il bello è che oggi li si possono osservare nelle loro differenziazioni di
prospettiva.
Ringalluzziti in questa mattina di settembre estraiamo dalla memoria, come non
concludere cantando!
Le emissioni digitali di questa storia sono stimate
almassimo tra 1,2 e 3,6 g di CO2 per visualizzazione di pagina. ( L' effetto
serra causato dall'anidride carbonica per provocare il riscaldamento globale è
una potente intuizione. Sulla base di esperimenti relativi all'aumento della
temperatura, al contenuto di anidride carbonica e all'assorbimento di calore,
più di 30 gruppi di ricerca degli otto principali paesi industriali hanno
confermato questa tesi").